Con ITACA le Città del Dialogo si uniscono contro la discriminazione!
Al via un nuovo progetto che coinvolge direttamente alcune Città della nostra Rete, in particolare i Comuni di Modena e Reggio Emilia, ai quali si uniranno altre 5 Città interculturali della nostra Rete, che presto annunceremo.
Le Città del progetto ITACA, in continuità con il lavoro, i valori e gli obiettivi che animano la Rete delle Città del Dialogo, scelgono quindi di lavorare insieme su questo tema e lo fanno in un’epoca in cui le discriminazioni nel nostro paese – purtroppo – sono all’ordine del giorno.
L’Italia, infatti, affronta un importante aumento delle pratiche discriminatorie basate sulle differenze di provenienza, genere, orientamento sessuale, etnia, religione. Un aumento preoccupante, come indicato nell’eloquente rapporto dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU (2019), che esprime “serie preoccupazioni per l’aumento dell’intolleranza in Italia“.

Proprio per contrastare questo fenomeno, ITACA mira a combattere le discriminazioni (dirette e indirette) all’interno e all’esterno delle amministrazioni di sette Comuni della nostra Rete italiana della Città del Dialogo, il network italiano del Programma Intercultural Cities del Consiglio d’Europa.
L’iniziativa è coordinata da ICEI – Istituto di Cooperazione Economica Internazionale (coordinatore tecnico della Rete Città del Dialogo) in partnership con il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Modena, la Fondazione MondoInsieme e la Fondazione Ismu. Inoltre, il progetto è promosso in collaborazione con l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), l’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e il Programma Intercultural Cities del Consiglio d’Europa.
Quali sono gli obiettivi?
ITACA vuole avere un impatto duplice: migliorare le competenze del personale dei Comuni in materia di non discriminazione, promuovendo la definizione di strumenti operativi all’interno delle amministrazioni, e allo stesso tempo lavorare con gli attori della società civile per sensibilizzare la popolazione sul tema.
Per questo, da novembre 2020 ad ottobre 2022, il progetto promuoverà una stretta cooperazione tra le amministrazioni e il privato sociale.
Inoltre, ITACA offrirà un percorso formativo ai funzionari pubblici e alle organizzazioni della società civile e supporterà i Comuni delle Città del Dialogo nel rafforzare le proprie politiche per la prevenzione e il contrasto alle discriminazioni.
Il confronto con le Città Interculturali
Oltre alle attività legate al quadro italiano, ITACA avrà uno sguardo sul contesto europeo. I Comuni italiani coinvolti, infatti, potranno conoscere esperienze promosse da altre città dell’Unione Europea.
Il progetto difatti prevede la partecipazione ad eventi organizzati dal Consiglio d’Europa e una study visit presso una delle Città della Rete internazionale delle Città Interculturali, oltre all’organizzazione di un evento di policy sharing a Bruxelles presso la Commissione Europea.
Il primo incontro di ITACA
Proprio in questi giorni (il 17 novembre) si è tenuto il kick off meeting del progetto. L’incontro, avvenuto in modalità virtuale, ha formalmente dato il via alle attività. A questo primo meeting hanno partecipato 4 referenti di ICEI, 3 del Comune di Reggio Emilia, 3 del Comune di Modena, 4 della Fondazione Ismu, 3 della Fondazione MondoInsieme e 2 rappresentanti di UNAR e dell’ASGI.

Durante questo primo incontro, i partner hanno discusso di alcuni aspetti operativi di ITACA. Tuttavia, c’è stato anche spazio per un confronto tra i partecipanti sulle modalità di prevenzione e contrasto alle discriminazioni sistemiche nel contesto italiano. A questo proposito, sono intervenuti il professor Petrovic Nadan, referente di UNAR, e l’avvocato Alberto Guariso, referente dell’ASGI, i quali hanno offerto un interessante spaccato istituzionale e giuridico sul tema.
Il progetto “ITACA – Italian cities against discrimination (Città italiane contro la discriminazione)” è co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma “Rights, Equality and Citizenship”.
Per approfondimenti rimandiamo alla scheda del progetto, disponibile sul sito di ICEI.