La città di Reggio Emilia è da sempre in prima linea nel promuovere l’intercultura e l’integrazione nel proprio territorio. Ciò è testimoniato dal fatto che la Città è stata fra le fondatrici sia del Programma delle Città Interculturali, nel 2008, sia della Rete Italiana Città del Dialogo nel 2010.
Reggio Emilia ha una forte presenza straniera: i migranti rappresentano infatti il 16,7% della popolazione residente. L’amministrazione comunale ha rafforzato ulteriormente l’impegno sul tema dei diritti, del riconoscimento delle culture, della cittadinanza e della convivenza civile tra persone di provenienze differenti grazie a “Ditutti”, il piano di azioni strategiche promosso dal Comune e realizzato in sinergia con la Fondazione Mondinsieme per accrescere le politiche interculturali e la coesione sociale con una serie di azioni e strategie in ambiti diversi. Le parole chiave di questo ampio programma di azioni sono cittadinanza, creatività, conoscenza, cultura, dialogo e intercultura e molteplici sono i progetti in corso o in partenza che le sostengono.
Uno di questi è il Progetto “Identità e Cittadinanza”, per valorizzare l’acquisizione della cittadinanza italiana. L’obiettivo è mostrare come l’acquisizione della cittadinanza non sia un semplice atto amministrativo ma un percorso che porta all’adesione volontaria ad una comunità senza dimenticare il paese d’origine.
Non è sufficiente che un diritto sia garantito dalla legge, valorizzare la cittadinanza significa far sì che i nuovi cittadini possano disporre degli strumenti per conoscere e condividere storia, valori, relazioni sociali e lingua del Paese scelto, in modo da poter vivere pienamente e consapevolmente la cittadinanza.
Una di queste iniziative è la cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana. Tale evento si tiene con cadenza regolare nella stupenda cornice della Sala del Tricolore presso il Comune di Reggio Emilia ed è aperto ad amici e parenti dei nuovi cittadini nonché alla cittadinanza tutta.
La scelta della Sala del Tricolore come luogo in cui conferire la cittadinanza non è casuale e ha un forte valore simbolico: è proprio in questa sala che il 7 gennaio 1797 i rappresentanti delle città libere di Reggio, Modena e Ferrara si riunirono per proclamare la Repubblica Cispadana adottando il vessillo nei tre colori verde-bianco-rosso che sarà in seguito scelto nel 1848 come bandiera nazionale. Si tratta quindi del luogo più adatto in cui accogliere i nuovi cittadini italiani invitandoli al contempo a riflettere sui principi fondamentali su cui è basata la società di cui entrano a far parte.
Questa cerimonia non è quindi un semplice atto amministrativo ma un vero e proprio momento di accoglienza e riflessione durante il quale i rappresentanti delle istituzioni sottolineano il valore sociale e culturale del divenire cittadini italiani.
Si tratta di una cerimonia molto emozionante dove i discorsi del sindaco e degli assessori, uniti alla solennità del momento in cui i nuovi cittadini giurano sulla costituzione italiana, contribuiscono a trasmettere l’importanza dell’ottenimento della cittadinanza italiana ma anche il calore e l’accoglienza con cui la società italiana accoglie i suoi nuovi membri.
Le emozioni suscitate da questa cerimonia sono ben descritte nelle parole di Ali Beidoun, libanese e cittadino italiano dal 2018:
“Quando si prende la cittadinanza si provano forti emozioni, sono quei momenti come prendere la laurea, sposarsi. Sono pilastri della vita!”
O ancora nelle parole di Armonela Jashari arrivata nel 1999 dall’Albania con le figlie e che, dopo alcuni periodi difficili, è riuscita ad ottenere la cittadinanza italiana il 7 settembre 2018:
“Sono molto fiera e contenta che abbiamo preso la cittadinanza italiana. Essere insieme a persone di tanti paesi diversi, per un attimo ti vedi come uguale a tutti gli altri, anche loro piangevano e senti come che tu, con la tua storia, entri nella storia degli altri. Per un attimo è come se il tempo si ferma, guardi uno e l’altro e capisci che ognuno ha una storia diversa. Mi ha dato molta emozione.
È stata una bella giornata anche per le mie figlie. Vedevo nei loro occhi un’emozione forte anche se cercavano di essere dure e mi dicevano: “Basta mamma non piangere più”. Io però piangevo perché mi sono ricordata di quando le ho messe in quel gommone e tutto questo percorso. Adesso è finita e siamo qui. Loro mi danno ancora la gioia di vederle così grandi ma che sostengono la loro madre quando ha queste emozioni. Ho visto però che anche loro erano emozionate. Quella che tremava non ero solo io.”

Dal dicembre 2019 al momento del conferimento della cittadinanza ai neo cittadini viene inoltre consegnato il kit di cittadinanza “Nati sotto lo stesso cielo”. Si tratta di una pubblicazione, realizzata in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Bus Pascal così da coinvolgere anche le nuove generazioni su tematiche legate a cittadinanza e intercultura, contenente alcune cartoline collegate al progetto “Identità e cittadinanza”.
L’obiettivo di questo kit è permettere a chi lo riceve di orientarsi al meglio all’interno di: servizi del comune di Reggio Emilia legati all’intercultura, feste cittadine o nazionali, e luoghi simbolo della città. All’interno di questa pubblicazione trovano posto anche testimonianze dei precedenti beneficiari della cittadinanza italiana. Tutto questo permette ai neo-concittadini di conoscerne le storie e al contempo contemplare la possibilità di condividere a loro volta la propria storia di vita.

La raccolta delle storie di vita dei nuovi cittadini è un’altra delle iniziative promosse nell’ambito del progetto “Identità e Cittadinanza”. Questa attività ha preso il via a maggio 2018 con l’obiettivo di costruire una memoria condivisa della comunità locale. L’ascolto dell’altro favorisce l’incontro, la conoscenza e la relazione tra le persone favorendo processi di integrazione in un contesto interculturale dove la diversità viene percepita come un vantaggio e non un ostacolo. Questa raccolta delle storie di vita dei migranti sottolinea inoltre il volto umano dei processi migratori favorendo l’inclusione e rafforzando i legami fra le persone. Tutte le storie raccolte fino ad ora possono essere visionate qui.
Una delle ultime iniziative sviluppate nella cornice di questo progetto è la Mostra “Identità e Cittadinanza” creata dagli studenti dell’Istituto Bus Pascal. Questa mostra, presentata il 1° febbraio 2020, vuole evidenziare i valori e le attività che si sviluppano attorno al tema della cittadinanza raccontando al contempo il progetto servendosi di immagini e parole. L’obiettivo finale è che questa diventi una mostra itinerante ospitata in diverse scuole del territorio di Reggio Emilia per sensibilizzare le giovani generazioni su tematiche legate a cittadinanza, integrazione e intercultura.

Tutte queste iniziative hanno da subito riscosso un grande successo soprattutto fra i migranti che vedono riconosciute e valorizzate le loro storie personali. Troppo spesso gli stranieri sono visti come destinatari passivi delle politiche, grazie a questo progetto, invece, partecipano attivamente all’acquisizione della cittadinanza e possono raccontare la loro storia di vita.
Le cerimonie di conferimento della cittadinanza hanno subito uno stop a causa dell’emergenza sanitaria ma sono riprese appena possibile, anche se purtroppo a porte chiuse, e la prossima cerimonia è prevista per il 18 dicembre, proprio in occasione della Giornata Internazionale del Migrante.
In conclusione, Reggio Emilia si mostra essere una città attenta e sensibile alle diverse tematiche legate a intercultura e integrazione. Questo è dimostrato dai diversi progetti promossi dall’amministrazione comunale che permettono un arricchimento reciproco fra la cittadinanza e i migranti grazie alla convinzione che la diversità sia una risorsa per la società e non una minaccia.
Il profilo interculturale che caratterizza la città è anche riconosciuta a livello internazionale: Reggio Emilia è fra le città che ottengono punteggi più alti nell’indice ICC. Uno strumento utilizzato dal Programma delle Città Interculturali per tenere traccia dei progressi effettuati dalle città aderenti su tematiche interculturali e progettare al meglio le politiche per l’integrazione.