Venezia è una città attiva e vitale che fa dell’intercultura uno dei suoi princìpi cardine, lo dimostrano i molti progetti interculturali sviluppati sul territorio.
A partire dall’esperienza de “Il mio Correr”, di cui abbiamo già parlato in un articolo dedicato, la Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) in collaborazione con il Servizio Pronto intervento sociale, inclusione e mediazione del Comune di Venezia ha sviluppato il progetto educativo “Dall’opera al racconto”. Questo progetto si rivolge agli studenti, in particolare di madrelingua straniera, che devono affrontare l’esame di licenza media.
Al giorno d’oggi i processi migratori plasmano e modificano continuamente la società. Tutti noi ci troviamo ad affrontare quotidianamente nuove sfide a cui le istituzioni, tra cui anche le scuole, devono fornire una risposta adeguata.
Nelle aule scolastiche i ragazzi che hanno alle spalle una storia di migrazione, diretta o familiare, sono sempre di più. Tra i banchi di scuola gli studenti imparano a conoscere le diversità culturali e religiose, a superare le reciproche diffidenze e a sentirsi parte di una società plurale.
In questo importante compito educativo di cittadinanza attiva entra in gioco anche il museo, luogo di ascolto, racconti, incontri e relazioni.
Il progetto “Dall’opera al racconto” intende fornire nuove conoscenze storico/artistiche agli studenti e, allo stesso tempo, aiutarli a sviluppare competenze linguistiche, narrative, artistiche e sociali potenziando le proprie capacità espressive e creative.
L’esperienza si struttura in visite esperienziali, momenti di brainstorming, conversazioni guidate, esercitazioni orali e scritte, elaborazione di mappe collettive e pratiche espressive di digital storytelling applicate al contesto museale.
Gli appuntamenti del progetto
Inizialmente erano previsti 8 incontri aperti ad un massimo di 15 studenti; purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, si sono tenuti solo i primi due appuntamenti.
Il 13 febbraio si è svolto il primo incontro di questo progetto presso il museo Ca’ Rezzonico, dove ragazzi provenienti da Bangladesh, Cina e Iran sono stati invitati a compilare una carta d’identità emozionale. In un secondo momento hanno visitato liberamente il museo e scelto un’opera d’affezione con la quale hanno lavorato nelle settimane successive.

Il secondo incontro si è svolto il 19 febbraio presso il Doposcuola a Mestre. Qui i ragazzi hanno preparato una prima presentazione orale e scritta dell’opera selezionata spiegando i motivi che li hanno portati ad effettuare tale scelta.
Come già accennato in precedenza, erano previsti altri sei incontri ma purtroppo la pandemia ha bloccato questo stupendo progetto. I successivi incontri avrebbero permesso agli studenti di elaborare in maniera più completa e approfondita la narrazione dell’opera prescelta. In particolare il focus sarebbe stato sull’utilizzo del digital storytelling. Ciò avrebbe permesso agli studenti di ottenere competenze tecniche su strumenti informatici ormai fondamentali in un mondo sempre più digitale.
Venezia città interculturale
La nostra è una società in continuo mutamento. Il MUVE di Venezia ha dimostrato di essere pronto a gestire questi cambiamenti facendo della diversità e dell’incontro fra diverse culture un valore aggiunto e non un ostacolo all’integrazione.
“Il mio Correr” e “Dall’opera al racconto” sono progetti interculturali che mostrano la natura cosmopolita e inclusiva della città di Venezia e dei suoi musei. La speranza è che sia possibile tornare il prima possibile a sviluppare queste bellissime iniziative a tema inclusione e partecipazione attiva, in chiave interculturale.
Il progetto è sviluppato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione il Servizio Pronto intervento sociale, inclusione e mediazione del Comune di Venezia.