Oggi, 27 gennaio, ricorre la Giornata della Memoria. Questa ricorrenza, istituita nel 2000, commemora le vittime della Shoah e impedisce alla memoria storica di quelle tragedie di perdersi con il passare degli anni.
Questa giornata è un monito per le generazioni future e per tutti noi: bisogna ricordare il passato per evitare che simili atrocità possano accadere nuovamente.
Il significato e l’importanza di questa Giornata sono ben espresse nelle parole dello scrittore italiano e sopravvissuto di Auschwitz Primo Levi:
“Non possiamo capirlo; ma possiamo e dobbiamo capire di dove nasce, e stare in guardia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.“
La data del 27 gennaio non è stata scelta casualmente ma ha un significato ben particolare. Infatti 76 anni fa, il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz mostrando per la prima volta al mondo gli orrori e le atrocità commesse all’interno dei campi di concentramento e sterminio.
In queste “fabbriche della morte” hanno perso la vita milioni di persone, soprattutto ebrei, ma anche omosessuali, prigionieri politici, Rom, Sinti e altri nemici della Germania nazista.
Il significato di questa Giornata è appunto quello di ricordare e educare le nuove generazioni. Nessuno di noi è immune da sentimenti d’odio e quello che è successo potrebbe accadere di nuovo. Non bisogna abbassare la guardia.

Le iniziative delle Città
Il Giorno della Memoria è basato su valori come l’antirazzismo, la lotta alle discriminazioni, la solidarietà e l’inclusività. Valori che sono anche i pilastri fondamentali della Rete delle Città del dialogo. I comuni aderenti alla rete sono infatti promotori di molte eventi e iniziative per commemorare questa importante Giornata
A Torino si terrà un’iniziativa dedicata alle nuove generazioni. Questa sera alle 18 durante il programma radio “Adotta anche tu un negazionista” i ragazzi delle scuole superiori rifletteranno sul significato e sull’origine della parola negazionista. L’evento potrà essere seguito in diretta sul sito di Tradi Radio.
Nel Comune di Novellara verrà posta una Pietra d’Inciampo di fronte alla casa di Pietro Papi. Una Pietra d’inciampo è una piccola targa d’ottone, prodotta dalla bottega dell’artista berlinese Gunter Demnig, posta a scopo commemorativo davanti alle case dei deportati vittime della violenza nazista o fascista. Il video dell’evento è disponibile a questo link.
Anche Milano promuove la posa di Pietre d’Inciampo in diversi punti della città. Saranno 31 le Pietre posate durante l’anno a partire proprio da oggi. Adattandosi alla digitalizzazione che la pandemia ha imposto alla nostra vita quotidiana, il Comune ha creato una pagina Instagram e chiesto il supporto di diversi influencer per pubblicizzare questa iniziativa. Grazie alla condivisione social questo evento raggiungerà molte persone, soprattutto giovani, educandoli e sensibilizzandoli sul tema della memoria.

Palermo è un’altra città che ha deciso di dedicarsi al digitale per commemorare la Giornata della Memoria. Sul sito dell’Università degli Studi di Palermo è stato creato uno spazio virtuale multimediale dedicato a questa ricorrenza. Si tratta di tre percorsi tematici, musica, teatro e letteratura, che si uniscono e intersecano fra di loro creando una narrazione dedicata al ricordo della Shoah.
Il digitale non è appannaggio solo dei comuni più grandi. Infatti anche Casalecchio di Reno ha deciso di utilizzare questo strumento per commemorare il Giorno della Memoria. A questo indirizzo è possibile trovare, oltre a informazioni riguardo gli eventi online, una ricca bibliografia, sia video che testuale divisa per fasce d’età, per approfondire le tematiche su cui si basa questa ricorrenza.
La giornata di oggi è anche dedicata all’attivismo antifascista. Per questo motivo il Comune di Fucecchio sostiene la raccolta firme legata al progetto di legge di iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti” promossa dall’anagrafe antifascista.
Con il suo sostegno Fucecchio fa sentire la sua voce contro il discorso d’odio fascista che sta purtroppo prendendo forza in Italia negli ultimi anni. Per maggiori informazioni su come aderire alla raccolta firme o iscriversi all’Anagrafe Antifascista consultare questo link.