Genova, parte della Rete delle Città del Dialogo, ospita da oltre vent’anni un evento interculturale di fama internazionale : il Suq Festival.
Questo progetto nasce nel 1999 da un’intuizione di Valentina Arcuri e Carla Peirolero: utilizzare vari linguaggi artistici per creare occasioni di conoscenza e incontro fra culture diverse. Il nome del Festival è stato scelto per simboleggiare un luogo di scambio e di incontro, dove le differenze passano in secondo piano e vince la voglia di conoscere gli altri. Suq è infatti una parola araba che significa mercato.
La storia del Festival
La storia ventennale del Suq Festival è costellata di successi. Già dalla prima edizione tenutasi nella Loggia della Mercanzia in Piazza Bianchi che attira un pubblico numeroso incuriosito da questo esperimento interculturale innovativo.
Nel 2004, Genova è capitale europea della cultura e il Suq si trasferisce in un luogo ancora più prestigioso: Piazza delle Feste al Porto Antico. Questo trasferimento coincide con una crescita del Festival che ospita sempre più spettacoli, eventi culturali, pubblica libri e propone cucine diverse ed esotiche. Tutto questo in nome dell’incontro e del dialogo fra culture e società differenti.
Il successo del Festival riceve anche riconoscimenti importanti sia a livello nazionale che internazionale. Innanzitutto riceve il patrocinio di vari ministeri, come quello degli Affari Esteri, e nel 2011 riceve un prestigioso riconoscimento a livello internazionale: il patrocinio UNESCO – Commissione Nazionale Italiana.
Nel 2014 il Festival viene riconosciuta come best practice per il dialogo tra culture dal Report OMC Diversity Dialogue della Commissione Europea. E, sempre nello stesso anno, entra a far parte della rete EFFE (Europe for Festivals Festivals for Europe).

Nel frattempo il Suq Festival continua ad espandersi e le sue attività e iniziative proseguono senza sosta. Nascono progetti formativi in collaborazione con scuole e università. Nel 2011 viene istituito il premio Agorà Med che ogni anno premia due personalità che si sono contraddistinte per il loro lavoro indirizzato a favorire il dialogo fra le due sponde del Mediterraneo.
Negli ultimi anni il Festival ha accentuato la sua vocazione teatrale dando vita alla rassegna Teatro del Dialogo, sostenuta dal MiBACT attraverso il FUS – Fondo Unico Spettacolo, e a diverse altre rassegne e spettacoli. Queste iniziative travalicano sia i confini fisici del Festival raggiungendo altre città, come Milano, che quelli temporali, con spettacoli che precedono o seguono il Festival.
L’edizione 2020
Il Suq Festival, luogo d’incontro per eccellenza, ha subito pesanti ripercussioni dalla pandemia di COVID-19. In particolare le continue restrizioni e la necessità di mantenere le distanze per tutelare la salute di tutti, hanno creato parecchi problemi nell’organizzazione dell’edizione 2020 che si è vista costretta a modificare la sua formula mantenendo però invariata l’essenza.
Innanzitutto è cambiato il periodo, non più a giugno bensì dal 28 agosto al 6 settembre. La location è rimasta invariata ma è stato necessario ridimensionare gli spazi sacrificando lo scenografico bazar con artigiani e cucine da tutto il mondo. Si è scelto di tenerne solo 5 a rotazione durante le varie serate. Infine, anche il programma ha subito delle modifiche alternando eventi online ad eventi in presenza, il tutto mantenendo comunque la vivacità e l’originalità che da sempre contraddistinguono il Suq Festival.
Nonostante queste limitazioni l’edizione è stata comunque un successo. Il pubblico ha partecipato numeroso sia agli eventi in streaming che a quelli in presenza, mostrando entusiasmo, passione e voglia di ripartire.
Il tema delle frontiere ha caratterizzato l’edizione 2020 del Festival. Non solo frontiere fra stati che creano divisioni fra popoli e culture e che eventi come questo cercano di abbattere. Ma anche una frontiera fra un ante e un post COVID. Questo ha permesso al Suq di diventare un importante momento di riflessione sia sul tema delle migrazioni che sul nostro futuro con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Dal 2010 per l’attenzione alle tematiche green il Suq Festival è patrocinato dal MATTM – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Prospettive future
Durante tutti questi anni a guidare il Suq Festival è stata un’idea in particolare: creare un esperimento artistico e sociale innovativo che permettesse un dialogo e un incontro fra persone provenienti da culture diverse.
Vista la sua storia più che ventennale e i riconoscimenti ottenuti, possiamo affermare come questa idea si sia concretizzata in maniera eccelsa. Attualmente il Suq Festival è un punto di riferimento e un esempio per tutte le iniziative interculturali che vogliono utilizzare l’arte e la cultura a 360° per promuovere la solidarietà e l’unione fra società diverse.
Lo scorso anno è stato complicato ma lo staff è già al lavoro per l’edizione 2021. Il Suq Festival di Genova è un evento interculturale di rilevanza ormai internazionale che ha saputo adattarsi e modificarsi negli anni riuscendo anche a reggere all’onda d’urto della pandemia. Siamo certi che, qualsiasi siano le difficoltà che dovrà affrontare, anche l’edizione 2021 si rivelerà un successo!
Il Comune di Genova è partner istituzionale del Suq Festival. Per vedere in dettaglio gli altri partner del Festival consultare questo link.