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Donne e intercultura

By 24 Febbraio 2021Marzo 17th, 2021Diritti & Intercultura, Notizie

Il prossimo 8 marzo a Casalecchio di Reno, membro della Rete Città del Dialogo, la Giornata Internazionale delle Donne sarà all’insegna dell’intercultura. Si terrà infatti la presentazione di due libri dedicati alle storie di vita di donne migranti. Donne che, nonostante situazioni di estrema difficoltà affrontate nel corso degli anni, non si sono mai perse d’animo, riuscendo a trovare strategie personali di lotta alle discriminazioni.

L’evento dal titolo “Donne per le Donne-storie di vita per l’otto marzo” si svolgerà online. L’appuntamento è quindi per l’8 marzo dalle ore 18 alle ore 19 sulla pagina FaceBook del Comune di Casalecchio di Reno.

LE MIE VITE DACCAPO. Storia di Suzana, donna della diaspora rom kossovara

“Le mie vite daccapo” è un racconto intimo e personale che la sua protagonista, Suzana, affida all’antropologa Milli Ruggiero, Referente Intercultura – Servizio LInFA del Comune di Casalecchio di Reno (BO). È un racconto di difficoltà, discriminazioni e sofferenze, ma anche di gioia, voglia di vivere e resilienza.

Il titolo è ispirato ai continui cambiamenti che Suzana deve affrontare nella sua vita, cambiamenti che la costringono a ripartire ogni volta daccapo. Suzana nasce nei primi anni ’60 in una famiglia rom khorakhané del Kosovo, la sua è un’infanzia difficile ma al contempo dolce, che le regala tanti ricordi anche gioiosi. Il primo cambiamento a cui Suzana si deve adattare è il matrimonio in giovane età e le difficoltà legate alla vita da giovane sposa in un contesto patriarcale. Un secondo cambiamento importante nella sua vita è il trasferimento in Croazia, dove pratica l’attività di guaritrice, appresa dalla madre. In Croazia, però, si trova a dover affrontare varie vicissitudini legate alla sua vita da migrante e poi scoppia la guerra che la costringe a fuggire dall’ex Jugoslavia all’Italia.

Nel nostro paese Suzana si stabilisce in un campo rom di Bologna, assieme al marito e ai figli. È in questi anni che riesce a trovare un po’ di tranquillità lavorando come addetta alle pulizie. Purtroppo, dopo molti anni in Italia, deve prendere la dolorosa decisione di lasciare il paese per trasferirsi in Francia dove ottiene asilo politico. Attualmente risiede oltralpe assieme al marito e alle famiglie dei suoi quattro figli che le hanno dato ben sedici nipoti e una pronipote.

Ognuno di questi cambiamenti è un nuovo daccapo nella vita di Suzana. Ogni cambiamento nasce da un evento che segna un punto di saturazione fungendo da catalizzatore alla necessità di partire e comportando una diversa rappresentazione di sé all’esterno. Tutto questo vissuto emerge – talvolta con toni tragici, mitici oppure ironici, a seconda della situazione – dal racconto che Suzana fa all’antropologa Milli Ruggiero in occasione di un loro incontro avvenuto in Francia dopo ventidue anni senza contatti. Il libro è un racconto di eventi e visioni del mondo in grado di fornirci uno spaccato sulla storia di vita di una donna migrante, sulle difficoltà e le discriminazioni che deve affrontare e sulle strategie di resilienza e meccanismi di difesa, personali o collettivi, che vengono attivati in opposizione all’ostilità e alle ingiustizie incontrate durante la vita.

Donne e intercultura

7 giorni

“7 giorni” di Letizia Lambertini si rivolge soprattutto a un pubblico di adolescenti e narra non una ma ben sette storie di vita di altrettante donne migranti. La metafora che fa da cornice al racconto è quella dei 7 giorni della creazione del mondo secondo la tradizione ebraico-cristiana, in questo caso i giorni procedono al rovescio narrando una rifondazione del mondo tutta al femminile.

Il libro racconta storie di donne che sono riuscite ad uscire dalla violenza, sia essa legata a dinamiche di dipendenza economica o ad imposti “ruoli di genere” che imprigionano le donne nella categoria “moglie-madre”, non riconoscendole come soggetti indipendenti.  Le protagoniste di questo libro hanno sfidato le discriminazioni e i pregiudizi decostruendo le più diffuse rappresentazioni vittimizzanti e vittimistiche sulle donne. In “7 giorni” le donne  diventano protagoniste di un nuovo mondo.

Ognuna delle sette storie di questo libro ha qualcosa da insegnarci e può offrirci spunti per riflettere sulla necessità di mettere in discussione i modelli culturali patriarcali basati su religione, patria e famiglia.

Donne migranti e intercultura

I Due libri che verranno presentati sovvertono le credenze più comuni riguardanti le donne migranti, spesso vengono viste come soggetti passivi e non attori capaci di adattarsi e modificare il contesto in cui vivono. Le donne di questi racconti affrontano pregiudizi e difficoltà decostruendo i classici canoni imposti dalla società patriarcale e ricostruendo nuove immagini di sé e della società.

I loro percorsi di vita le porteranno a essere soggetti attivi all’interno della società, generatrici di cambiamento in grado di superare i pregiudizi e le ostilità delle società di accoglienza, contribuendo a creare comunità più unite e coese. In una parola: interculturali.

L'appuntamento è quindi per l'8 marzo dalle ore 18 alle ore 19 sulla pagina Facebook del Comune di Casalecchio di Reno, non mancate!